Per un escursionista appassionato, c'è un sogno che salendo salendo si fa spazio: arrivare ai 4.554 mt della Capanna Margherita - il rifugio più alto d'Europa, sul Monte Rosa. Non è velleità alpinistica, ma coscienza che anche un "semplice" escursionista - con allenamento e volontà - può raggiungere un traguardo che può apparire così alto. E oltre la bellezza del traguardo da raggiungere, c'è il fantastico ambiente del ghiacciaio da attraversare, che rimane per sempre impresso nella memoria e nel cuore. Per questa proposta di alpinismo saremo accompagnati da una Guida Alpina.
2-3 luglio
Monte Rosa, Alagna Valsesia (VC)
Trekking di più giorni
Livello
Strong
Iscrizioni aperte
Le iscrizioni chiudono il 14 marzo 2025
Descrizione
La salita alla Capanna Margherita non presenta difficoltà tecniche ed è un’esperienza di alpinismo adatta anche ad escursionisti ben allenati.
Si affronta in cordata con Guida Alpina, partendo dal Rifugio Mantova a 3.497 mt slm si attraversa l’imponente ghiacciaio del Lys, fino a salire ai 4.554 mt slm della Punta Gnifetti, dove è stata costruito il rifugio Capanna Regina Margherita (inaugurata nel 1893 con la presenza della regina Margherita di Savoia).
Non occorre esperienza alpinistica ma serve sicuramente buona salute e ottimi allenamento e resistenza, per affrontare la fatica aggiuntiva dell’altitudine e del freddo ambiente del ghiacciaio. E’ importante poi avere fatto varie esperienze in ambiente innevato, e avere quindi imparato quale è l’attrezzatura e l’abbigliamento giusti per affrontare in sicurezza il freddo.
Un ultimo ottimo requisito: avere già nel cassetto questo sogno, magari da poco tempo, ma averlo già maturato significherebbe esaudire un desiderio.
Se non hai mai preso in considerazione questa esperienza e la scopri solo ora … forse non è ancora il momento: approfondiscila, valutata, e la prossima stagione potresti essere pronto.
Ma se sei pronto e convinto, pronti si parte!
Alla fin fine il viaggio è abbastanza breve.
PROGRAMMA
1° giorno:
Al mattino ci si ritrova ad Alagna, si fa un check dell’attrezzatura, e poi con gli impianti si sale in tre step: dai 1.200 mt del paese fino ai 2.050 di Pianalunga, poi ai 3.030 mt del Colle Salati, e infine ai 3.250 di Punta Indren.
Con un breve percorso a piedi si arriva al Rifugio Città di Mantova – 3.497 mt slm – che ci ospiterà per la cena e la notte.
2° giorno:
Dopo un pò di riposo alle prime ore giorno – anzi della notte, ci si prepara in cordata e si parte con le frontali, insieme a tante altre cordate a formare una suggestiva processione.
Le luci dell’alba che man mano illuminano le cime sono spettacolari, ci si addentra sul ghiacciao tenendo a vista sulla destra i famosi 4mila del Monte Rosa: la Punta Giordani 4.096, la Piramide Vincent 4.215 mt, il Balmenhorn – o Cristo delle Vette – 4.167 mt, il Corno Nero 4.322 mt, il Ludwigshohe 4.344 mt.
Sulla sinistra la fantastica cresta del Liskamm – 4.527 mt – … la mangiatrice di uomini.
Arrivati al Colle del Lys – 4.246 mt slm – si apre l’ultima vallata di ghiaccio, sulla destra la Punta Parrot – 4.443 mt, in fondo davanti a noi la Punta Zumstein – 4.562 mt.
Davanti la Punta Gnifetti, si intravede in cima la Capanna Margherita, piccola e fragile e al tempo stesso maestosa.
Un ultimo traverso in forte pendenza, il tratto più impegnativo ed emozionante di questa avventura, e siamo sul tetto del Monte Rosa!
Gli abbracci, le foto di rito, una bella pausa per riprendere fiato, e poi si riparte per la discesa.
Il ritorno ci permette di vedere meglio i dettagli del ghiacciaio, di una bellezza disarmante.
Arrivati al Rifugio Mantova ci si libera dalla cordata, una bevuta veloce per brindare e si torna con gli impianti ad Alagna, per affrontare il viaggio di ritorno.