Il Monte Colmegnone è il balcone più bello sul ramo comasco del Lago di Como: se l'hai fatto, sei arrivato dal Bisbino o sei salito da Carate Urio. Noi saliremo da Laglio, per la via più aspra e impegnativa, ma anche più panoramica e appagante.
Sabato 13 gennaio 2023
Laglio (CO)
Escursione impegnativa
Livello
Alto / Energy
Iscrizioni aperte
Le iscrizioni chiudono il 12 gennaio 2024
Descrizione
Il Monte Colmegnone è una delle mete che preferisco sul lago, è il mio territorio.
La vista che offre sul ramo comasco del Lario è notevole, sia verso la città di Como sia in direzione della Tremezzina.
L’ho esplorato in lungo e in largo.
L’accesso semplice è quello che arriva dal Bisbino, lungo la dorsale.
L’accesso impegnativo è quello che arriva da Carate Urio, per la mulattiera.
La terza via parte da Laglio, è pochissimo frequentata e conosciuta, impegnativa ma bella e selvaggia.
Arrivati alla croce la vista viene ugualmente regalata a tutti, qualsiasi sia la via da cui si sale.
Ma se è vero che il bello del cammino sta anche nel percorso, e non solo nella meta, allora consiglio di provarla (ma solo con chi la conosce!).
Partiamo da Laglio, località Germanello – 250 mt slm – e prendiamo la mulattiera per i Monti di Germanello – 540 mt, bel borgo con molte baite ristrutturate. Da qui la mulattiera sale verso Alpe Pian di Nar – 995 mt – con la vista che si scorge a tratti in mezzo al bosco.
Da qui la via si fa aspra, il sentiero si inerpica e bisogna seguire con attenzione il percorso tracciato dai bolli sulle pietre. La pendenza si fa sentire, si prende quota fino ad uscire dal bosco, ci si alza ancora un pò in un’ampia radura e finalmente si apre lo sguardo sul Lago: siamo al Pian delle Erbe – 1.202 mt, e possiamo goderci una vista unica, per pochi intimi. E anche un pò di vento, che spesso qui spettina e scuote.
La cima è poco sopra, ma c’è da aggirare una cengia, un breve traverso sull’erba, e tornare nel bosco per affrontare il crinale, che con buona pendenza diventa cresta nell’ultimo tratto.
Il Monte Colmegnone è a vista, e ci arriviamo dalla cresta nord, ultimi metri e siamo al bel crocione di legno – 1.372 mt slm.
La vista spazia a picco sui rami del lago, sul San Primo davanti, le grigne in fondo, la Val d’Intelvi e il Generoso dietro. In fondo la cornice innevata delle Alpi. Spazio alle foto, ci godiamo i panorami guadagnati – vento permettendo.
Sotto (per chi vuole) ci aspetta l’Agriturismo Roccolo San Bernardo: cucina eccellente, un caldo camino e una bella atmosfera di altri tempi.
Per il rientro passiamo dal Rifugio Murelli e prendiamo la mulattiera che scende verso Carate, ma sotto alla Punta Forcelletta deviamo per la seconda parte del nostro “viaggio” fuori dai percorsi canonici.
Una bellissima e antica mulattiera ci porta verso Laglio, passando prima per i Monti di Nar e poi per i Monti di Ticèe – borghi semi distrutti che raccontano della vita che c’era nel secolo scorso. Il sentiero in discesa è impegnativo e non c’è ancora da rilassarsi, ma ormai siamo in dirittura di arrivo.
Anche per chi conosce il territorio, garantisco un viaggio tosto e non scontato.