Due giorni attraverso la selvaggia Val Grande, con notte in bivacco. Ci si incammina per antiche mulattiere e sentieri selvatici, e man mano si respira il carattere selvaggio di questi monti, un fascino che lascia il segno. Una immersione nella natura incontaminata dentro la zona protetta del parco, l'area wilderness più estesa delle Alpi.
Sabato 24 e Domenica 25 agosto 2024
Val Grande (VB)
Trekking di più giorni
Livello
Medio / Explore
Iscrizioni aperte
Le iscrizioni chiudono il 20 agosto 2024
Descrizione
Ti piacerebbe esplorare montagne selvagge e poco frequentate,
ammirare la notte stellata,
aspettare le prime luci dell’alba in bivacco?
Questo è il trekking che fa per te!
A CHI SI RIVOLGE: camminatori allenati che vogliono mettersi in gioco, esplorare spazi incontaminati e poco frequentati
Si richiede un buon livello di forma fisica e abitudine a camminare varie ore su terreni di montagna. I percorsi proposti presentano difficoltà E (Escursionistico), con alcuni passaggi su pendii ripidi e per brevi tratti esposti.
Affronteremo il percorso con la calma necessaria a godere il fascino della natura che incontreremo.
LE GUIDE: insieme a Marco Servettini ci sarà l’amico local Mattia Moggio, compare di corso e grande amante e conoscitore della Val Grande. E’ la sua casa, un vero orso ossolano che ci porterà a conoscere al meglio questo parco.
INFORMAZIONI DI DETTAGLIO
PROGRAMMA
1° giorno: Da Fondo di Gabi (Malesco – VB) a Alpe in La Piana
Lunghezza: 15 km, Dislivello: 800 mt in salita
All’avvio si organizza il posizionamento delle auto: lasciato un mezzo all’arrivo di Colloro (Primosello) si prosegue con le altre auto verso la partenza, a Fondo di Gabi (Malesco).
Il trekking parte da Fondo di Gabi (1.260 mt), percorrendo inizialmente una antica mulattiera fino all’Alpe Scaredi, porta occidentale del parco, da cui si può apprezzare una vista fantatica sulla parete est del monte Rosa. Siamo nel punto più alto del percorso, 1.844 mt e da qui il sentiero inizerà a scendere a valle., fino a raggiungere il Rio Fiorina che attraverseremo con un bellissimo ponte.
Siamo orami vicini al bivacco, e per rinfrescarci basta tuffarsi in qulache pozza … non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ancora qualche passo e siamo a in La Piana (957 mt) dove troviamo il classico alpeggio riqualificato in forma di Bivacco.
La serata è dedicata a preparare la cena aspettando il tramonto, dopodichè non manca che notte ammirare una bella stellata.
2° giorno: Da Alpe in La Piana a Colloro (Primosello – VB)
Lunghezza: 17 km, Dislivello: 900 mt in salita
Alla fino troveremo le auto posizionate all’arrivo di Colloro (Primosello), con le quali ci portiamo al Fondo di Gabi per recuperari le auto lasciate all’avvio.
Dopo la giusta carica della colazione si riparte verso sud attraverso stupendi boschi di faggi, fino all’Alpe Val Gabbio (985 m). Da qui si guadagna quota con veloci tornanti nella faggeta per arrivare alla Colletta (1270 m). Usciti dal bosco il panorama si apre su tutta la valle, e per un tratto il sentiero lascia un pò di respiro. Poi si riparte a salire per tornanti fino alla Colma di Premosello (1728 m), la “porta occidentale” della Val Grande, dove troviamo un altro bel Bivacco.
Il sentiero scende poi ripido sul versante ossolano, entra bella faggeta, risale brevemente all’alpe Motta (999 m) fino alla sterrata che sale da Lut e Colloro, dove ritroviamo le auto per il rientro.
DOVE SIAMO
Il Parco Nazionale della Val Grande, racchiuso tra le montagne dell’Ossola, è la zona “wilderness” più estesa delle Alpi e dell’Italia. Il parco è stato istituito nel 1992 per salvaguardare questo territorio, ricco di fauna e natura incontaminata.
Siamo in un grande territorio privo di insediamenti umani, accessibile solo da pochi e impegnativi punti di accesso, con un paesaggio unico … per veri amanti della selvaggitudine!
CHI E’ MATTIA MOGGIO
Mi chiamo Mattia e sono cresciuto e vivo a Premosello Chiovenda; un piccolo paesino ossolano alle porte del Parco Nazionale Val Grande, l’area wilderness piu estesa d’Italia, e difatti non poteva che crescere in me la voglia di avventurarmi lì dentro!!
Già perche qui in zona si dice “andar dentro in Val Grande” come se ci fosse un confine da oltrepassare per arrivare al suo interno..e cosi è..una volta superate le impervie bocchette d’accesso – lontane dal fondovalle ossolano – si entra in un luogo completamente selvaggio e che subito trasmette quel senso di isolamento e pace quasi mistico.
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di esplorare molti luoghi della Val Grande, che spazia da cime impervie, ad alpeggi abbandonati ricchi di storia, da fitte faggete a fiumi e pozze d’acqua cristalline.. un mondo fatto apposta per chi è alla ricerca di avventura e soprattutto per chi ha voglia di vivere un esperienza “old school”, lontani da telefoni e dal caos e la rotine della vita quotidiana.